Team building

Il valore del team

“Se le formiche si mettono d’accordo possono spostare un elefante” recita un proverbio africano. 

E Michael Jordan, il più forte cestista di tutti i tempi, ha detto: “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra che si vincono i campionati”.

Il team vince, sempre. Specialmente se le persone che ne fanno parte sono consapevoli che il successo della squadra dipende da loro. Dal loro desiderio di riuscita, dalla voglia di stare insieme, dai metodi di lavoro, dall’energia e dagli stimoli che ci si scambia per raggiungere il risultato: spostare un elefante o vincere sei titoli NBA.

Team Building: noi prendiamo sul serio queste parole. Crediamo che una squadra sia necessario costruirla, mattone dopo mattone, esperienza dopo esperienza, scelta dopo scelta.

Ogni giorno in azienda vengono prese decisioni importanti: si definiscono gli obiettivi, le strategie, le modalità operative, la distribuzione dei compiti in base alle competenze, i comportamenti e il tipo di comunicazione da adottare. Ma quando il team è immerso nel flusso del lavoro, specie se deve fronteggiare un’emergenza, difficilmente ha la possibilità di riflettere sulle conseguenze, positive o negative, delle decisioni prese. Non sempre si ha il tempo di imparare dall’esperienza.

Noi questa opportunità di apprendimento la offriamo tirando fuori il team dalla dimensione aziendale, fuori dal flusso quotidiano del lavoro, fuori dagli uffici. 

Sì perché noi il team lo portiamo in cantina, al mare, in campagna. E lo invitiamo a impegnarsi in una delle attività più serie che esistano (basta guardare i bambini mentre lo fanno): giocare. 

Bisogna trovare un tesoro. Dunque è necessario studiare la mappa, attuare strategie, dividersi i compiti, stabilire i tempi, collaborare. Come in azienda, solo che qui il team si diverte e, mentre si diverte, impara. È questo il tesoro.